Castel del Monte

L’affascinante maniero di Federico II è un capolavoro d’architettura medievale e simbolo della Puglia, che nel 1996 viene dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’Umanità.

La straordinaria fortezza è oggi adagiata su una dolce collina verde a 20 chilometri da Andria incastonata nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia. 

La misteriosa pianta ottagonale del maniero, utilizzato forse come osservatorio astronomico o imponente maniero di caccia, si differenzia in modo significativo nella struttura da tutti gli altri castelli della Puglia.

Castel del Monte custodisce splendide creature mitologiche quali decorazioni nelle chiavi di volta delle sale interne e ricche cornici in breccia corallina nelle porte.
 Scrigno di storia, il castello fu edificato intorno al 1240 quando Federico II ne commissionò la costruzione, pare, sulle rovine di una precedente fortezza.

Le sue possenti mura suggellarono le nozze di Violante figlia di Federico II. Dopo secoli di abbandono e riutilizzo come ricovero e carcere, nel 1879 fu restaurato.
Il numero otto, simbolicamente l’unione tra uomo e Dio, ricorre nelle proporzioni di tutto l’edificio. Di pianta ottagonale, come le otto torri che si ergono a ogni vertice del poligono, il castello rispetta la forma anche nel cortile interno.

Accessibile dal portale sul lato est, la struttura è dotata di due piani interni. Si narra che sia stato lo stesso Federico II a seguirne la progettazione. Federico II è uno dei protagonisti della storia medievale pugliese, avendo commissionato la costruzione di numerosi castelli che ancora oggi possono essere apprezzati. Federico II fu imperatore del Sacro Romano Impero dal 1211 fino al 1250, anno della sua morte. La curiosità per l’arte e la scienza lo resero per tutti lo Stupor mundi, meraviglia del mondo.

 

Arte sacra popolare, le edicole votive in Puglia


Sin dall’antichità l’uomo ha voluto sancire il legame con la terra che riteneva “sua” interpretando eventi inusuali come segni soprannaturali, la volontà del divino di consacrare questo vincolo. E così sorgenti, crocevia e luoghi in cui era successo un evento miracoloso, o al quale era difficile dare una spiegazione razionale cominciarono ad essere considerati sacri e contraddistinti dalla presenza di modeste cappelline al cui interno venivano poste delle statue. L’avvento del cristianesimo ha visto l’incedere di nuovi oggetti di devozione all’interno di queste cappelle, come le statue dei santi, della Madonna e del Cristo. Risalendo alle loro origini, il nome deriva dal latino “aedicula”, che significa tempietto, tabernacolo, piccolo santuario e, molto probabilmente, le edicole esistevano già nell’antico Egitto e in Grecia. Furono poi ripudiate dai primi cristiani e successivamente riammesse nel Medioevo.

Il mistero di Jazzo del Demonio

 
Andare in vacanza in Puglia, spesso significa soggiornare spesso in aziende agricole adibite a strutture per la ricezione turistica, chiamate masserie. Sono disseminate in tuta la regione, ognuna con carateristiche legate a certe specificità dell'area. Sono certamente tra gli edifici rurali più diffusi in questa parte di Italia, ma non sono gli unici. Addentrandosi nella regione, in un'area chiamata Murgia, o spostandosi sul Gargano, è possibile trovare, insieme alle masserie, i cosiddetti jazzi.

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