Siponto

Poco distante dalla cittadina di Manfredonia si trovano gli scavi dell’antica Sipontum, fiorente colonia romana e poi bizantina.

Fondata nel II secolo a.C.durante l'avanzata romana nel meridione d'Italia la città ha conosciuto il suo massimo splendore durante il periodo romano, quando divenne il maggiore porto della Puglia settentrionale. Viene distrutta da un terremoto nell’alto medioevo e abbandonata per la costruzione di una nuova città a due chilometri più a nord, l’attuale Manfredonia ad opera del principe di Taranto, Manfredi.  Nell'area archeologica domina la cattedrale di Santa Maria di Siponto, splendido esempio di architettura romanica pugliese. Proprio alla destra della chiesa troviamo infatti i resti di una basilica paleocristiana, a tre navate con pavimento a mosaico. E’ possibile osservare ancora alcune colonne e capitelli e tracce della decorazione musiva. All’interno del parco archeologico inoltre troviamo i resti dell’insediamento romano, con alcune parti dell’anfiteatro e porzioni dell’antica cinta muraria. Nell’area sono anche visibili alcuni ipogei risalenti al III secolo d.C. e alcune sepolture di epoca medievale. Nel 2016 per valorizzare il parco archeologico l'artista milanese, Edoardo Tresoldi, ha realizzato una quasi impercettibile struttura metallica permanente, alta circa 14 metri, che richiama i volumi dell’antica basilica paleocristiana.

 

 

Da vedere:

Cattedrale di Santa Maria
Installazione di Edoardo Tresoldi
Parco archeologico

 

Arte sacra popolare, le edicole votive in Puglia


Sin dall’antichità l’uomo ha voluto sancire il legame con la terra che riteneva “sua” interpretando eventi inusuali come segni soprannaturali, la volontà del divino di consacrare questo vincolo. E così sorgenti, crocevia e luoghi in cui era successo un evento miracoloso, o al quale era difficile dare una spiegazione razionale cominciarono ad essere considerati sacri e contraddistinti dalla presenza di modeste cappelline al cui interno venivano poste delle statue. L’avvento del cristianesimo ha visto l’incedere di nuovi oggetti di devozione all’interno di queste cappelle, come le statue dei santi, della Madonna e del Cristo. Risalendo alle loro origini, il nome deriva dal latino “aedicula”, che significa tempietto, tabernacolo, piccolo santuario e, molto probabilmente, le edicole esistevano già nell’antico Egitto e in Grecia. Furono poi ripudiate dai primi cristiani e successivamente riammesse nel Medioevo.

Il mistero di Jazzo del Demonio

 
Andare in vacanza in Puglia, spesso significa soggiornare spesso in aziende agricole adibite a strutture per la ricezione turistica, chiamate masserie. Sono disseminate in tuta la regione, ognuna con carateristiche legate a certe specificità dell'area. Sono certamente tra gli edifici rurali più diffusi in questa parte di Italia, ma non sono gli unici. Addentrandosi nella regione, in un'area chiamata Murgia, o spostandosi sul Gargano, è possibile trovare, insieme alle masserie, i cosiddetti jazzi.

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