Venosa

Venosa è entrata a far parte dei "Borghi più belli d'Italia". Tra le sue strade riecheggiano i versi di Orazio, "Carpe diem, quam minimum credula postero" uno dei maggiori poeti dell’epoca romana, ai quali questa città ha dato i natali.

Per conoscere ogni angolo di questo scrigno di arte, cultura e spiritualità bisogna portarsi fino all’area nord della Basilicata, nel cuore del Vulture Melfese. Un susseguirsi di gioielli artistici e architetture di pregio si possono ammirare sin da quando si fa ingresso nel paese, tra la chiesa della Trinità e l’annessa Incompiuta, luoghi sacri fortemente legati all’origine della dinastia normanna, il vicino Parco archeologico che testimonia il periodo repubblicano della città, finché si giunge nel cuore del suo centro storico dove domina il maestoso castello Pirro del Balzo, per poi scoprire, poco fuori dalla città le catacombe ebraico in prossimità di quelle cristiane, dimostrazione della presenza di una consistente comunità ebraica tra il IV e il IX secolo. Nel vicino Vulture gli appassionati di birdwatching possono vedere diverse specie faunistiche, soprattutto rapaci, come la poiana, il nibbio reale, il gheppio o lo sparviero.

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Da vedere:

L'incompiuta e l'Abbazia della Trinità
La Cattedrale di Sant’Andrea Apostolo
La casa di Orazio
Il castello Pirro del Balzo
Il parco Archeologico

Da assaggiare:

Vino Aglianico del Vulture Doc
Ogliarola del Vulture

Arte sacra popolare, le edicole votive in Puglia


Sin dall’antichità l’uomo ha voluto sancire il legame con la terra che riteneva “sua” interpretando eventi inusuali come segni soprannaturali, la volontà del divino di consacrare questo vincolo. E così sorgenti, crocevia e luoghi in cui era successo un evento miracoloso, o al quale era difficile dare una spiegazione razionale cominciarono ad essere considerati sacri e contraddistinti dalla presenza di modeste cappelline al cui interno venivano poste delle statue. L’avvento del cristianesimo ha visto l’incedere di nuovi oggetti di devozione all’interno di queste cappelle, come le statue dei santi, della Madonna e del Cristo. Risalendo alle loro origini, il nome deriva dal latino “aedicula”, che significa tempietto, tabernacolo, piccolo santuario e, molto probabilmente, le edicole esistevano già nell’antico Egitto e in Grecia. Furono poi ripudiate dai primi cristiani e successivamente riammesse nel Medioevo.

Il mistero di Jazzo del Demonio

 
Andare in vacanza in Puglia, spesso significa soggiornare spesso in aziende agricole adibite a strutture per la ricezione turistica, chiamate masserie. Sono disseminate in tuta la regione, ognuna con carateristiche legate a certe specificità dell'area. Sono certamente tra gli edifici rurali più diffusi in questa parte di Italia, ma non sono gli unici. Addentrandosi nella regione, in un'area chiamata Murgia, o spostandosi sul Gargano, è possibile trovare, insieme alle masserie, i cosiddetti jazzi.

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