Vico del Gargano

l paese di San Valentino sorge all'interno del Parco Nazionale del Gargano e affascina con l’originalità delle sue tradizioni e il magnifico litorale. 

A circa 6 chilometri dal mare e a poco più di 10 dalla Foresta Umbra, Vico sorge nel cuore del Parco Nazionale del Gargano ed è uno dei Borghi più Belli d’Italia.
 
Il centro del paese, dominato dal castello e dalla grande cupola della Collegiata dell’Assunta, è il Rione Civita, un trionfo di pietra, tra comignoli, portali intagliati, scalinate scavate nella roccia, trappeti ipogei, archetti e capitelli. Vale la pena perdere l’orientamento nelle stradine tortuose, esplorare i quartieri medievali Terra e Casale, per lasciarsi incantare dal profilo raffinato di Palazzo della Bella o ritrovarsi in Vicolo del Bacio, tappa imperdibile per gli innamorati.
 
Fuori dall’abitato, non finisce la meraviglia con l’importante sito archeologico della necropoli, sull’altura del Monte Tabor, l’incantevole scenario naturale della Foresta Umbra, un’immensa distesa di abeti, querce, faggi, tassi e corbezzoli, i percorsi attrezzati del trekking, i maneggi e la fitta pineta che conduce allo splendido litorale, tra San Menaio e Calenelle.
 
Da non perdere, la suggestiva Festa di San Valentino, santo patrono del paese e protettore di agrumeti e innamorati, con la caratteristica processione che porta lungo le vie di Vico il simulacro inghirlandato da arance e fiori d’arancio. 

Da vedere:

Insediamento rupestre di Monte Pucci
Museo comunale Trappeto Maratea
Antiquarium Civico


Da assaggiare:

Arance e limoni del Gargano
Limone femminello del Gargano

Arte sacra popolare, le edicole votive in Puglia


Sin dall’antichità l’uomo ha voluto sancire il legame con la terra che riteneva “sua” interpretando eventi inusuali come segni soprannaturali, la volontà del divino di consacrare questo vincolo. E così sorgenti, crocevia e luoghi in cui era successo un evento miracoloso, o al quale era difficile dare una spiegazione razionale cominciarono ad essere considerati sacri e contraddistinti dalla presenza di modeste cappelline al cui interno venivano poste delle statue. L’avvento del cristianesimo ha visto l’incedere di nuovi oggetti di devozione all’interno di queste cappelle, come le statue dei santi, della Madonna e del Cristo. Risalendo alle loro origini, il nome deriva dal latino “aedicula”, che significa tempietto, tabernacolo, piccolo santuario e, molto probabilmente, le edicole esistevano già nell’antico Egitto e in Grecia. Furono poi ripudiate dai primi cristiani e successivamente riammesse nel Medioevo.

Il mistero di Jazzo del Demonio

 
Andare in vacanza in Puglia, spesso significa soggiornare spesso in aziende agricole adibite a strutture per la ricezione turistica, chiamate masserie. Sono disseminate in tuta la regione, ognuna con carateristiche legate a certe specificità dell'area. Sono certamente tra gli edifici rurali più diffusi in questa parte di Italia, ma non sono gli unici. Addentrandosi nella regione, in un'area chiamata Murgia, o spostandosi sul Gargano, è possibile trovare, insieme alle masserie, i cosiddetti jazzi.

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