Canosa di Puglia

L’affascinante “piccola Roma” della Puglia Imperiale custodisce un importante tesoro archeologico e alcuni tra i più grandi ipogei d’Italia.

Dall’alto delle pendici nord-occidentali della Murgia, Canosa domina tutta la Valle dell’Ofanto e le pianure del Tavoliere.Soprannominata la “piccola Roma”, per via dei sette colli, Canosa rivela il suo passato a ogni crocevia. Lungo le strade del borgo antico, si affacciano i palazzisettecenteschi e ottocenteschi e le chiese eleganti, ma è nel sottosuolo che si conserva il vero tesoro della città, con gli importanti complessi ipogei.
È una passeggiata nella storia, quella che conduce alla scoperta del centro antico e delle sue campagne, dove ogni epoca ha lasciato tracce e tesori disseminati nel territorio. Punto di partenza ideale è la Cattedrale bizantina di San Sabino, cuore del paese, dove si trova anche il Mausoleo di Boemondo d'Altavilla principe d'Antochia, la Basilica di Santa Sofia e la vicina Villa Comunale. Dal centro del borgo, si scivola sotto terra per visitare i preziosi ipogei, tra cui il Lagrasta, il più grande del Sud Italia, l’Oplita, il Cerbero, antiche tombe sepolcrali. Tracce del passaggio romano sono il ponte sull’Ofanto, l’anfiteatro, i mausolei Barbarossa e Bagnoli, e i monumenti lungo la via Traiana come la Torre Casieri e l’Arco di Terenzio Varrone. Appartengono al periodo paleocristiano gli Scavi di San Pietro, il Battistero di San Giovanni, la Basilica di San Leucio e il mosaico della Croce di Salomone. Da non perdere Canne della Battaglia, prezioso sito archeologico dove i Cartaginesi, guidati da Annibale, sconfissero i Romani: qui si conservano i resti di una domus tiberiana e gli scavi delle terme di San Mercurio. 

Da vedere:

Cattedrale di San Sabino
Il museo dei Vescovi
Museo civico Palazzo Iliceto
Teatro Lembo

Da assaggiare:

Rosso Canosa DOC
Terra di Bari DOP

Arte sacra popolare, le edicole votive in Puglia


Sin dall’antichità l’uomo ha voluto sancire il legame con la terra che riteneva “sua” interpretando eventi inusuali come segni soprannaturali, la volontà del divino di consacrare questo vincolo. E così sorgenti, crocevia e luoghi in cui era successo un evento miracoloso, o al quale era difficile dare una spiegazione razionale cominciarono ad essere considerati sacri e contraddistinti dalla presenza di modeste cappelline al cui interno venivano poste delle statue. L’avvento del cristianesimo ha visto l’incedere di nuovi oggetti di devozione all’interno di queste cappelle, come le statue dei santi, della Madonna e del Cristo. Risalendo alle loro origini, il nome deriva dal latino “aedicula”, che significa tempietto, tabernacolo, piccolo santuario e, molto probabilmente, le edicole esistevano già nell’antico Egitto e in Grecia. Furono poi ripudiate dai primi cristiani e successivamente riammesse nel Medioevo.

Il mistero di Jazzo del Demonio

 
Andare in vacanza in Puglia, spesso significa soggiornare spesso in aziende agricole adibite a strutture per la ricezione turistica, chiamate masserie. Sono disseminate in tuta la regione, ognuna con carateristiche legate a certe specificità dell'area. Sono certamente tra gli edifici rurali più diffusi in questa parte di Italia, ma non sono gli unici. Addentrandosi nella regione, in un'area chiamata Murgia, o spostandosi sul Gargano, è possibile trovare, insieme alle masserie, i cosiddetti jazzi.

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