Ruvo di Puglia

Lo splendido rosone della cattedrale e le preziose ceramiche sono alcuni dei tesori di Ruvo di Puglia, gioiello della provincia barese.

A poco più di 30 km da Bari, Ruvo di Puglia sorge a 256 m sul livello del mare, nel cuore del parco nazionale dell'Alta Murgia, circondata da una profumata distesa di uliveti e vigneti. C’è lo zampino di Federico II nelle affascinanti architetture della cattedrale romanica, vero e proprio tesoro della città, che affascina con il suo profilo elegante, dal tetto spiovente, e il fantastico rosone a dodici raggi, con l’enigmatica scultura sedente, nella quale s’intravedono le sembianze dell’imperatore.
 
Arteria principale del centro storico è via Vittorio Veneto. Da qui si dipanano le viuzze, ingentilite da residenze rinascimentali, come il bel Palazzo Spada e Palazzo Jatta, sede del Museo Archeologico Nazionale, dove sono conservati i famosi vasi di Ruvo.
 
Da non perdere le feste patronali, occasione per assaggiare i “diavulàcce”, dolci tipici a base di mandorle e cioccolato, e la processione degli Ottosanti, gruppo statuario unico trasportato da quaranta devoti in un solenne corteo notturno durante la Settimana Santa. 


Da vedere:

Concattedrale di Santa Maria Assunta
Museo Archeologico Nazionale "Jatta"
Grotta di San Cleto

Da assaggiare:

Castel del Monte Bombino nero Docg
Castel del Monte Nero di Troia Riserva Docg
Castel del Monte rosso Riserva Doc
Moscato di Trani DOC
Terra di Bari DOP

Arte sacra popolare, le edicole votive in Puglia


Sin dall’antichità l’uomo ha voluto sancire il legame con la terra che riteneva “sua” interpretando eventi inusuali come segni soprannaturali, la volontà del divino di consacrare questo vincolo. E così sorgenti, crocevia e luoghi in cui era successo un evento miracoloso, o al quale era difficile dare una spiegazione razionale cominciarono ad essere considerati sacri e contraddistinti dalla presenza di modeste cappelline al cui interno venivano poste delle statue. L’avvento del cristianesimo ha visto l’incedere di nuovi oggetti di devozione all’interno di queste cappelle, come le statue dei santi, della Madonna e del Cristo. Risalendo alle loro origini, il nome deriva dal latino “aedicula”, che significa tempietto, tabernacolo, piccolo santuario e, molto probabilmente, le edicole esistevano già nell’antico Egitto e in Grecia. Furono poi ripudiate dai primi cristiani e successivamente riammesse nel Medioevo.

Il mistero di Jazzo del Demonio

 
Andare in vacanza in Puglia, spesso significa soggiornare spesso in aziende agricole adibite a strutture per la ricezione turistica, chiamate masserie. Sono disseminate in tuta la regione, ognuna con carateristiche legate a certe specificità dell'area. Sono certamente tra gli edifici rurali più diffusi in questa parte di Italia, ma non sono gli unici. Addentrandosi nella regione, in un'area chiamata Murgia, o spostandosi sul Gargano, è possibile trovare, insieme alle masserie, i cosiddetti jazzi.

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